Vent’anni di avanguardia del Novecento: è forse questa la sintesi dell’ambizioso “Progetto Prokof’ev”, varato dall’Istituto Musicale “V. Bellini” di Catania, a suggello della sinergia con il Teatro Massimo Bellini di Catania. Nel breve arco di ventiquattr’ore, infatti, per la prima volta a Catania verrà eseguita l’integrale dei cinque Concerti per pianoforte e orchestra di Sergej Prokof’ev, che vedranno come solisti altrettanti allievi dell’istituzione di alta formazione etnea, mentre l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini sarà affidata alla bacchetta di Epifanio Comis, Direttore dello statizzando Conservatorio.
Catania, 9 Giugno 2022
Si comincia venerdì 10 giugno, alle ore 20,30, con il Primo Concerto in re bemolle maggiore, op. 10, il Quarto in si bemolle maggiore, op. 53, e l’ultimo in sol maggiore, op. 55, affidati rispettivamente ad Alessandro Restifo, Quirino Farabella e Alberto Occhipinti; mentre sabato 11, alle ore 17,30, Giovanni Bertolazzi e Nicolò Ferdinando Cafaro eseguiranno il Secondo in sol minore, op. 16, e il Terzo in do, op. 26. I giovanissimi pianisti, iscritti alle classi di triennio e di biennio del conservatorio, rappresentano il fiore all’occhiello della blasonata scuola pianistica catanese, che nel corso degli ultimi anni ha mietuto consensi e riconoscimenti in prestigiose sedi internazionali. Dopo la ripresa delle lezioni in presenza, nel corso degli ultimi mesi, hanno avuto tra l’altro la possibilità di frequentare masterclass di pianisti del calibro di Jean-Efflam Bavouzet, che ha inciso l’integrale dei Concerti del musicista sovietico, e di Jeffrey Swann, insigne specialista del repertorio romantico.
Composti tra il 1912 e il 1932, i cinque Concerti di Prokof’ev restituiscono gli esiti più intriganti di un riflessione sperimentale, che si distacca dal tardo Romanticismo per assumere tratti aguzzi e ironici, con toni ora intimi e delicati, ora fiabeschi, ora apertamente grotteschi. Un caleidoscopio della modernità, in cui il protagonismo pianistico viene sbalzato da un’orchestra che tiene sempre elevata la temperatura espressiva dei componimenti. Furono, all’epoca della composizione, lavori profondamente innovativi e in alcuni casi divisivi: il Primo vide la luce mentre il musicista ancora frequentava le aule del Conservatorio di Mosca, dove venne eseguito per la prima volta sconcertando l’uditorio per l’energia ritmica della partitura; mentre l’ultimo venne tenuto a battesimo a Berlino da Wilhelm Furtwängler, alla presenza di Schönberg e di Stravinskij. Brilla, tra gli altri, il Quarto, scritto per la sola mano sinistra perché commissionato nel 1931 da Paul Wittgenstein, che aveva perduto il braccio destro durante la Prima Guerra mondiale e che non riuscì mai a eseguirlo.
I biglietti per i due concerti, al prezzo di dieci euro, sono in vendita al botteghino del Teatro Massimo Bellini, aperto tutte le mattine dalle 10 alle 13, o sul sito del teatro (www.teatromassimobellini.it). Sono previste riduzioni a metà prezzo (5 euro) per spettatori under 30 e studenti dell’Istituto Musicale “V. Bellini”.
Comunicato stampa del 9 Giugno 2022